Teatro

Spoleto 61: al Festival l’ultima danza lunga un weekend

Marion Cotillard
Marion Cotillard

Oltre al premio Oscar Marion Cotillard, anche Marianna Kavallieratos e Victoria Thierrée Chaplin tra i protagonisti che chiudono la sessantunesima edizione del Festival di Spoleto

Il Festival di Spoleto si avvia alla conclusione della sessantunesima edizione. L’ultimo weekend ha una forte vocazione alla danza e alla musica, con grandi artisti internazionali (Marion Cotillard, Marianna Kavallieratos, Victoria Thierrée Chaplin, John Neumeier) maestri dell’arte del corpo nello spazio.

La prima data degli spettacoli They e Bells and Spells sarà giovedì 12. Il primo è nato nell’ambito di The Watermill Summer Program diretto da Robert Wilson, la coreografa è Marianna Kavallieratos, già affermata a livello mondiale; Bells and Spells, un gioco teatrale tra individuo e oggetti, è invece ideato e diretto da Victoria Thierrée Chaplin (figlia del grande cineasta Charli Chaplin), a cui si affiancherà il 13 luglio Old friends di John Neumeier con i ballerini dell’Hamburg Ballet e un grande assortimento musicale: Johann Sebastian Bach, Frédéric Chopin, Federico Mompou, Simon & Garfunkel.

 

Victoria Thierrèe Chaplin in "Bells and Spells"

 

Sempre il 13 luglio approda a Spoleto Dopo la prova, il film del 1984 di Ingmar Bergman riadattato per il palcoscenico, con gli interpreti Ugo Pagliai, Manuela Kustermann e Arianna Di Stefano.
Marco Tullio Giordana si ispira invece allo scrittore Carlo Porta per Donna Fabia, per il film e l’installazione che verranno presentati il 14 luglio.

Il 15 luglio, giorno di conclusione del festival, sarà Jeanne D’arc Au Bûcher - Giovanna D’arco Al Rogo, con il premio Oscar Marion Cotillard, per la prima volta a Spoleto, assieme a Benoît Jacquot, uno dei più raffinati autori della cinematografia francese. Questa sarà l’ultima grande rappresentazione per suggellare due settimane di grande arte al Festival di Spoleto. L’oratorio drammatico con la musica di Arthur Honegger e il testo poetico di Paul Claudel non possono che essere il coronamento di un’attività teatrale così intensa.